A partire dalle ore 20.30 saliranno sul palco Noemi, Rocco Hunt, Luca Dirisio, Renzo Rubino, Dave Ruda. Presentatore d'eccezione Luigi Pelazza (Le Iene) e Maddalena Corvaglia. L'ingresso è gratuito
I festeggiamenti non finiscono qui. Il calendario dal 9 al 20 maggio è ricco di iniziative dedicate all'Europa, alle Istituzioni e alle opportunità di finanziamento che l'Europa destina alla Sardegna.
La Festa dell'Europa il 9 maggio a Nuoro
Il 9 maggio la festa dell'Europa si svolgerà a Nuoro, presso l'ex mercato civico in Piazza Mameli dalle ore 11:00 alle ore 16:00 e sarà organizzata in collaborazione con lo Europe Direct di Nuoro. Alle celebrazioni ufficiali farà seguito l'evento finale regionale del concorso "A scuola di Open coesione 2015-2016"con la partecipazione degli istituti scolastici di Alghero, Macomer, Nuoro, Olbia e Sorgono. Durante la manifestazione sarà possibile partecipare alla caccia al tesoro "Alla scoperta dell'Europa" e vincere un viaggio a Bruxelles, il tutto in collaborazione con la Commissione europea.
La Festa MEMorabile il 10 maggio a Cagliari
I festeggiamenti dell'Europa si spostano a Cagliari alla Mediateca del Mediterraneo - MEM, in via Mameli per "Una festa MEMorabile" organizzata in collaborazione con lo Europe Direct Regione Sardegna e lo sportello Informa&Orienta. La festa avrà inizio alle ore 9:00 con i saluti del Sindaco di Cagliari Massimo Zedda e dell'Assessore Regionale della Programmazione Raffaele Paci. Si proseguirà poi con la presentazione dei laboratori di cortometraggio per ragazzi "L'Europa intorno" organizzati dal POR FESR. Per l'occasione lo Europe Direct presenterà il prossimo ciclo di seminari, dal titolo "L’Europa sei tu", per la formazione sulle politiche, la mobilità e i finanziamenti dell’Unione Europea che prenderanno il via il 23 maggio. Giochi a quiz e premi dell'Unione Europea accompagneranno la seconda parte della mattinata.
La caccia al tesoro alla scoperta dell'Europa il 14 e il 15 maggio a Cagliari
Il 14 e il 15 maggio sempre a Cagliari prosegue la caccia al tesoro "Alla scoperta dell'Europa". Ospiteranno l'iniziativa la Mediateca del Mediterraneo - MEM e il Teatro Lirico (solo il 15 maggio), aperti alle visite al pubblico, dalle ore 10:00 alle ore 19:00 in collaborazione con la manifestazione cittadina Monumenti Aperti.
Comunicare l'Europa, il 19 a Cagliari e il 20 maggio a Nuoro
Chiudono il calendario i due appuntamenti formativi dal titolo "Comunicare l'Europa: Istituzioni e fonti. Conoscenza e deontologia" dedicati ai giornalisti. La prima giornata si terrà il 19 a Cagliari presso la sala conferenze dell'Unione Sarda, in piazza Unione Sarda (zona Santa Gilla) a partire dalle ore 13:30. Si replica il 20 a Nuoro presso la sala del Consiglio Comunale, in via Dante 44, alla ore 13:30. La partecipazione ai seminari, organizzati dallo Europe Direct Regione Sardegna e dallo Europe Direct di Nuoro, in collaborazione con l'Ordine dei giornalisti della Sardegna, prevede il rilascio di n. 6 crediti formativi.
Si è svolto mercoledì 4 maggio, presso la sala conferenze dell'Ospedale San Francesco, il primo workshop propedeutico alla realizzazione del Bilancio della Salute.
L'adesione a questo primo appuntamento da parte di enti e associazioni del territorio è stata massiccia e, per certi versi, sorprendente.
Il Dott. Pietro Disi della società Primaidea S.r.l. ha illustrato metodologia e fasi progettuali necessarie per passare dal tradizionale bilancio sociale all'innovativo bilancio della salute.
«Il principale obiettivo della rendicontazione sociale in ambito pubblico - ha spiegato il Commissario Straordinario dell'ASL di Nuoro, Dott. Mario C.A. Palermo - è incrementare la trasparenza dell’azione amministrativa, superando i limiti informativi e comunicativi della tradizionale rendicontazione economico-finanziaria per favorire la partecipazione dei cittadini alle politiche territoriali».
Da segnalare che la ASL di Nuoro non è nuova alla rendicontazione sociale. È del 2005, infatti, il suo primo bilancio sociale, pubblicato in due edizioni successive.
Fonte: http://www.aslnuoro.it/index.php?xsl=7&s=51211&v=2&c=103
Nuoro, li 2 maggio 2016 - Il Sistema Sanitario Regionale sta attraversando un'importante e delicata fase di transizione, caratterizzata da un processo di riforma che non potrà che riconoscere il ruolo e le specificità dei territori interessati. Questo è uno dei motivi che hanno spinto la ASL di Nuoro a impegnarsi in un nuovo percorso di rendicontazione sociale: un percorso che non avrà semplicemente l'obiettivo di incrementare la trasparenza dell'azione amministrativa e di giustificare le scelte fatte secondo i principi della cosiddetta accountability, ma che sarà improntato sul dialogo con tutti gli attori coinvolti nella promozione, nel recupero e nel mantenimento della salute del Nuorese.
Un processo che avrà come risultato finale la pubblicazione di un vero e proprio "bilancio della salute", costruito attraverso il confronto e la collaborazione fra i soggetti co-responsabili del benessere del territorio. La prima tappa è costituita dal workshop che si terrà mercoledì 4 maggio, alle ore 16, presso la sala conferenze dell'Ospedale S. Francesco di Nuoro, in via Mannironi 32. L’incontro sarà l’occasione per condividere gli obiettivi del progetto e per confrontarsi sulla metodologia e sulle tematiche chiave del bilancio della salute.
“Le prospettive della crisi libica e l’Italia: politica, economia, sicurezza”. E’ il titolo del seminario che si svolgerà martedì 3 maggio 2016, alle ore 17, presso l’Università degli Studi “Link Campus University” a Roma (aula 1a/1b - via Nomentana,335). In Libia il governo Serraj, appoggiato dalle Nazioni Unite e da una parte del paese, si sta legittimando sul terreno con non lievi difficoltà sebbene con maggiore fortuna di quanto si reputasse. La comunità internazionale e, in particolare, l’Italia sono interessate al successo del governo Serraj sia per la stabilità della Libia e della regione sia perché divenga possibile contrastare l’infiltrazione dell’ISIS nel paese.
Di questi sviluppi e del coinvolgimento italiano discuteranno: Vincenzo Scotti (Presidente della Università degli Studi “Link Campus University”), Carlo Jean (Presidente del Centro Studi di Geopolitica Economica, docente di scenari geopolitici alla Link Campus University), Giovanni Lippa (Phd Scuola di Alta Formazione Europea e Mediterranea “Jean Monnet”, Seconda Università di Napoli), Michela Mercuri (Università di Macerata, Dipartimento di Scienze Politiche); Roberto Aliboni (Camera di Commercio Italo-Araba, Consigliere d’amministrazione; IAI, Consigliere scientifico). L’evento è moderato da Raimondo Schiavone, Vice presidente vicario e consigliere delegato della Camera di Commercio Italo-Araba.
Il seminario è organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Araba e la Università degli Studi “Link Campus University”.
Per info: http://www.cameraitaloaraba.org/appuntamenti/art/seminario-le-prospettive-della-crisi-libica-e-litalia-politica-economia-sicurezza-roma-3-maggio-2016-link-campus-university_632
Dal 23 aprile al 2 maggio alla Fiera internazionale di Cagliari è possibile visitare Camineras il camper-ufficio dell’URP della Presidenza della Regione Sardegna, che in questa occasione viene inaugurato. Il veicolo, adibito ad un vero e proprio URP itinerante, da maggio andrà tra i cittadini di tutta la Sardegna con tappe in tanti comuni, per offrire servizi e dare informazioni direttamente nelle piazze e per avvicinare la Regione alla cittadinanza. Molto importante sarà la fase dell’Ascolto attraverso l’Angolo del Confessionale: i cittadini e soprattutto i giovani potranno "dire la loro" alla Regione (suggerimenti, critiche, idee) e contribuire alla creazione di idee e progettualità condivise.
Si è concluso il progetto GR.ENE.CO (Green Energy for Green Companies) finanziato dal programma ENPI CBC Med dell’Unione Europea per la cooperazione transfrontaliera nel bacino del Mediterraneo per il periodo 2007/2013. Due milioni di euro per promuovere e sviluppare progetti finalizzati alla diffusione e al rafforzamento delle energie rinnovabili, soprattutto in campo agricolo. Tre i paesi coinvolti: Italia, Egitto e Libano.
L’Italia, con la Sardegna, ha svolto un ruolo di primo piano grazie al Gal Sarcidano - Barbagia di Seulo che è stato il soggetto capofila del progetto transfrontaliero. La conferma del respiro internazionale e della voglia di contribuire a una svolta “verde” nel Mediterraneo, è rappresentata dagli altri partner: l’Università di Alessandria d’Egitto, l’Università Araba di Beirut, il Ministero dell’agricoltura libanese, la Camera di Commercio Italo-Araba, il Parco scientifico e tecnologico delle Marche (la Tecnomarche SCARL), l'Associazione italiana delle biomasse del Lazio (ITABIA), la Camera di Commercio di Nuoro, l’Ente Foreste della Sardegna e l’Istituto IPSAR di Tortolì.
Nell'arco di 24 mesi, i partner di GR.ENE.CO hanno lavorato insieme per creare una rete che coinvolgesse il bacino mediterraneo nell'utilizzo di strumenti ecologici finalizzati al conseguimento dell'autonomia energetica da fonti non rinnovabili, coinvolgendo il maggior numero di cittadini possibile e, in particolare, agricoltori e piccole e medie imprese operanti del settore primario.
I risultati sono stati illustrati nel corso di una conferenza internazionale a Beirut che ha avuto l’alto patrocinio del Governo libanese. L’incontro si è svolto all’ Hotel Riviera alla presenza di numerosi rappresentanti di associazioni e istituzioni, nazionali ed estere. Abo Alla Zein El Din (Preside della Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Alessandria d’Egitto) ha sottolineato l’importanza dei contenuti del progetto e di uno sviluppo sostenibile grazie all’utilizzo di fonti di energie che sono amiche dell’ambiente”. Il rappresentante dell’ateneo ha aggiunto che i contenuti del progetto sono di particolare interesse per il governo egiziano: “Le capacità formative degli specialisti sono tali da poter formare studenti e insegnati, che a loro volta potranno divulgare la conoscenza del settore dell’energia alternativa e sostenere i piccoli agricoltori con una maggiore cultura e conoscenze specifiche”.
Adel El Kordi (Università Araba di Beirut) ha evidenziato come il progetto Gr.ene.co miri a rafforzare la capacità d’utilizzo dell’energia pulita nel bacino del Mediterraneo attraverso la diffusione della cultura e la conoscenza delle fonti rinnovabili. El Kordi ha parlato del ruolo svolto dall’Università Araba di Beirut e della realizzazione, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, dell’elaborazione di studi sull’energia rinnovabile nel settore agricolo in Libano, della ricerca e analisi della disponibilità dei luoghi in conformità delle esigenze locali di tale energia, stesura di piani di sviluppo e la loro realizzazione. L’Università si è concentrata anche sui corsi di formazione, workshop e seminari di studi. Particolarmente significative sono state la formazione di 20 giovani “green energy promoter” e una campagna di informazione rivolta a 900 studenti di 20 scuole.
Nel suo intervento, il project manager Raimondo Schiavone ha annunciato che il progetto “non è ancora concluso ma rappresenta un inizio di continuità nel dialogo tra i Paesi che confinano con il Mediterraneo anche se con strumenti diversi”. I risultati raggiunti, secondo Schiavone, sono una base di partenza per il fattivo utilizzo dell’energia verde nell’agricoltura e nelle campagne dove si è lavorato per migliorare l’efficienza e la conoscenza dell’utilizzo delle fonti rinnovabili.
“La Sardegna si candida ad avere un ruolo di primo piano anche nel nuovo programma ENI CBC MED. Dobbiamo pensare a divulgare con più incisività un’appropriata cultura e conoscenza delle energie pulite, sia con la partecipazione di Enti pubblici e privati ed il sostegno finanziario delle Banche. Il piccolo impianto fotovoltaico realizzato in Sardegna – a impatto ambientale nullo - dimostra che abbiamo intrapreso la strada giusta e che il tema della sostenibilità delle produzioni agricoli possa essere affrontato anche in chiave Mediterranea, dove la Sardegna ricopre, anche grazie a questo progetto, un ruolo di primo piano”.
Il progetto ha centrato i suoi obiettivi, creando un network al quale hanno partecipato circa 70 organizzazioni di 4 Paesi (Giordania, Libano, Egitto e la Gran Bretagna) con il supporto di vari enti pubblici e privati, oltre alle banche.
Lo sviluppo delle energie rinnovabili ha effetti positivi anche in termini di occupazione, soprattutto quella giovanile, dato che si tratta di un settore ad alto tasso di innovazione. In Sardegna questo modello è in grado di contrastare l’abbandono delle zone rurali e salvaguardare il territorio stesso. “Nonostante ciò – ha sottolineato Schiavone - in Italia sono stati tagliati i finanziamenti per la ricerca nel campo, facendo crollare drasticamente anche il numero di occupati nel settore. L’utilizzo e lo sviluppo delle energie rinnovabili devono invece essere promosse e incoraggiate. Ecco perché questo progetto è un esempio da seguire”.
Il Consigliere Abbi Ghanem, rappresentante del ministero dell’agricoltura libanese, ha dichiarato la disponibilità del suo governo a continuare una collaborazione con la Sardegna per la promozione delle energie verdi e ha giudicato la collaborazione con i partner del progetto Gr.ene.co ottimale: “Dobbiamo allargare la sfera di cooperazione basata sull’introduzione dell’energia rinnovabile nei progetti agricoli in Libano sia per l’utilità economica che essa rappresenta sia per lo sviluppo ambientale sostenibile e il giusto investimento delle risorse. Attraverso questo progetto siamo riusciti a realizzare 10 impianti fotovoltaici in un Paese dove ci sono 300 giorni di sole all’anno. Il Mediterraneo è il teatro naturale per sperimentare le nuove energie e abbandonare progressivamente i combustibili fossili e inquinanti. Insieme all’Egitto e all’Italia abbiamo indicato quale percorso dobbiamo seguire”.
L’esponente del ministero dell’agricoltura ha sottolineato anche la vicinanza tra Sardegna e Libano, anche per le tradizioni nei sistemi di coltura e allevamento: “Si può ritornare, in chiave moderna, a utilizzare i sistemi usati dai nostri nonni, come ad esempio nell’irrigazione. La tecnologia ci può dare una mano e l’utilizzo delle fonti pulite rappresentate da vento, sole e acqua sono già il presente”. Concludendo, Abbi Ghanem ha rivolto un appello agli agricoltori di Italia, Libano ed Egitto per una maggiore collaborazione affinché “possano approfittare dal sostegno pubblico e privato, dei crediti agevolati emessi dalle banche, del sostegno accademico e universitario e dai centri di ricerca e dalle tecnologie moderne”.
Marcello Mori, rappresentante dell’Unione Europea in Libano, ha sottolineato l’importanza di utilizzare in ambito mediterraneo le risorse naturali, incentivando le capacità locali per lo sviluppo agricolo, economico e sociale e la divulgazione della conoscenza e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili in campo agricolo. Mori ha sottolineato l’esistenza di numerosi progetti e finanziamenti in campo europeo che hanno lo scopo di promuovere una cultura più verde. La nuova programmazione sarà un banco di prova per tutti coloro che vogliono puntare su modelli alternativi di produzione energetica.
Hamze Jammoul haillustrato i progressi del progetto nella prima fase del programma ENPI CBC MED riferendo che nel periodo 2007-2013 il Libano ha partecipato a 56 progetti. Jammoul ha poi guardato alla nuova programmazione, indicando, nei seguenti punti, la strategia dei prossimi anni 1) Rafforzare lo sviluppo socio ed economico, sostenere il settore privato, sostenere la ricerca scientifica e l’innovazione delle ricerche universitarie, combattere la povertà e sostenere l’integrazione sociale sostenendo i giovani e le donne bisognosi integrandoli nei progetti economici; 2) Affrontare le sfide comuni nell’ambito ambientale, affrontare i problemi dello spreco dell’acqua, sostenendo anche l’utilizzo dell’Eeergia rinnovabile e rafforzando i sistemi per salvaguardare le coste del Mediterraneo.
(Unione Sarda - 20 aprile 2016) - Libano, Egitto e Italia (con la Sardegna in prima linea) insieme per la svolta green in agricoltura, attraverso lo scambio di conoscenze la condivisione di tecnologie per soppiantare le fonti non rinnovabili.Sono i risultati del progetto Gr.Ene.Co. (Green Energy for Green Companies), finanziato dall'Enpi (European Neighbourhood and Partnership Instrument), nell'ambito del “Mediterranean Sea Basin Joint Operational Programme”, presentati nei giorni scorsi a Beirut.
Il progetto mette in campo due milioni di euro e coinvolge aree di riferimento ad alta vocazione agricola come la Barbagia di Seulo e la provincia di Nuoro in Sardegna, i governatorati di Al Iskandariyah e Al Buhayrah in Egitto e le zone di El Shouf, Monte Libano e Libano del sud.
Fondamentale nel progetto è stato il ruolo dell'isola, con il Gal Sarcidano-Barbagia di Seulo come capofila, presa come modello di riferimento per le buone pratiche sulle energie rinnovabili.
«Dobbiamo pensare a divulgare con più incisività un'appropriata cultura e conoscenza delle energie pulite, sia con la partecipazione di enti pubblici e privati, che con il sostegno finanziario delle banche», ha sottolineato il project manager Raimondo Schiavone. «Il piccolo impianto fotovoltaico realizzato in Sardegna, a impatto ambientale nullo, dimostra che abbiamo intrapreso la strada giusta e che il tema della sostenibilità delle produzioni agricole possa essere affrontato anche in chiave Mediterranea, dove la Sardegna ricopre, anche grazie a questo progetto, un ruolo di primo piano». «Attraverso questo progetto siamo riusciti a realizzare 10 impianti fotovoltaici in un Paese dove ci sono 300 giorni di sole all'anno», ha reso noto Abbi Ghanem, rappresentante del ministero dell'agricoltura libanese durante l'evento di chiusura del progetto a Beirut. «Il Mediterraneo è il teatro naturale per sperimentare le nuove energie e abbandonare progressivamente i combustibili fossili e inquinanti».
Marzia Pig
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Diventa finalmente operativo uno degli strumenti più importanti istituiti dalla Giunta per attrarre investitori privati che vogliono scommettere sulle imprese innovative localizzate o disposte a localizzarsi in Sardegna. È stato pubblicato, infatti, il bando del Venture Capital che prevede un fondo regionale da 10 milioni di euro per acquisire partecipazioni dirette in imprese innovative. Lo rende noto l’assessorato dell’Industria, Servizio di sviluppo attività produttive, ricerca industriale e innovazione tecnologica.
I termini del Bando. A partire dal 27 aprile sono aperti i termini per presentare le domande per l’accesso agli interventi del Fondo che sarà gestito dalla SFIRS. Si tratta di una misura che prevede il co-investimento con investitori privati in imprese che hanno bisogno di un sostegno finanziario per lo studio del progetto iniziale, per lo sviluppo dei prodotti e la prima fase della commercializzazione. L’obiettivo è aumentare la capacità produttiva delle imprese attraverso la realizzazione di un programma di innovazione tecnologica. I beneficiari dovranno avere sede operativa in Sardegna al momento del versamento delle risorse per acquisire la partecipazione. Il bando sarà attivo fino a esaurimento delle risorse finanziarie o al termine del periodo di programmazione 2014-2020.
Piras: Giunta attenta alle start up. “È un’iniziativa importante che guarda al futuro, alle imprese giovani, innovative e con un mercato potenzialmente enorme”, ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. “In Sardegna la percentuale di Start Up è pari al 2,6 per cento, un dato superiore rispetto alla media nazionale. La Regione vuole offrire loro un sostegno finanziario per la crescita e lo sviluppo. Sappiamo che avere idee brillanti non sempre è sufficiente – ha detto ancora l’assessore Piras – iniziare un’intrapresa, se non si attraggono i capitali necessari, può essere rischioso. Ecco perché abbiamo pensato al fondo di Venture Capital, uno strumento agile e adeguato ai tempi. Il Fondo è parte integrante del Programma Regionale di Sviluppo 2014-2020: è un segnale di attenzione da parte della Giunta verso questo tipologia di imprese e un’iniziativa che offre opportunità di sviluppo per progetti competitivi e, soprattutto, sostenibili”.
Come e quando presentare le domande. La partecipazione diretta acquisita dall’investitore privato e dal Fondo regionale non potrà superare complessivamente il 49 per cento del capitale sociale dell’impresa beneficiaria per un importo minimo di 150 mila euro e un massimo di 1 milione di euro. La misura sarà temporanea in quanto dovrà essere dismessa al massimo dopo cinque anni dalla data della relativa assunzione. Le domande di partecipazione devono essere sottoscritte utilizzando esclusivamente la procedura informatizzata on line disponibile al seguente indirizzo http://bandi.regione.sardegna.it/sipes/login.xhtml. Nella sezione Bandi e gare e Procedimenti e modulistica dell’assessorato dell’Industria, sul sito della Regione, sono invece pubblicati i riferimenti per la procedura on line e la guida per compilare la domanda.
Confindustria Nord Sardegna al fine di favorire l'internazionalizzazione delle Piccole e Medie Imprese sarde, in collaborazione con Confidi Sardegna e Sardegna Ricerche, ha organizzato un seminario per illustrare i principali strumenti per l'internazionalizzazione messi a disposizione dalla SIMEST, agenzia statale che assiste le imprese italiane che investono all'estero.
Il programma lavori prevede l'approfondimento dei temi: la finanza agevolata per la partecipazione a fiere, mostre, all’insediamento ed allo sviluppo delle attività fuori dai confini nazionali, nonché la partecipazione al capitale sociale delle stesse imprese e l’assicurazione dal rischio di credito per le attività sul mercato estero. Saranno inoltre presentate finalità e caratteristiche della convenzione tra la SIMEST ed il Confidi Sardegna.
Per info: http://www.confindustriasardegna.it/code/pagine/id/5030/id_gen/24/mese/04/anno/2016/calendario/1/ultimi_aggiornamenti/1/LINGUA/IT
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