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  • Il grande cuore della Sardegna: i pastori donano 1000 pecore agli allevatori umbri

    04-04-2017
    pecore

     

    I pastori della Sardegna hanno donato circa 1000 pecore agli allevatori umbri come dono per far ripartire l'attività di oltre cinquanta aziende agricole messe in ginocchio dal terremoto che ha devastato il Centro Italia.  Il grande cuore della Sardegna è racchiuso in questo atto di solidarietà che soltanto gli uomini che vivono in campagna possono comprendere. Nessuno si è tirato indietro e nel giro di poco tempo gli animali sono partiti dalla Sardegna verso una terra piegata dai terremoti ma che ha ancora la forza e l'entusiasmo per ripartire.

    E' stata così rinnovata l'antica tradizione agropastorale della «Paradura» con la quale vengono offerte in dono una o più pecore a chi cade in disgrazia per risollevarne le sorti. Sono 25 mila le aziende agricole e le stalle nei 131 comuni terremotati di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Le pecore sarde sono arrivate a Cascia, un luogo simbolico di speranza e di fede per i cristiani. 

    Il dono è stato realizzato grazie ad una operazione logistica organizzativa coordinata dalla Coldiretti con l'arrivo di pecore da tutta la Sardegna, dalla Barbagia alla Gallura, dall'Ogliastra al Campidano, dalla Nurra al Sarrabus. Coldiretti sottolinea che tantissimi pastori sardi si sono privati di parte del proprio gregge nonostante la drammatica situazione di crisi che sta vivendo l'allevamento in Sardegna dove si trova il 40% delle pecore italiane. È stato deciso di assegnare le pecore a 40 pastori umbri con una consegna casuale «a stumbu» fatta da un bambino bendato, secondo l'antica tradizione. 

     

     

     

     



  • Tutti a Iscol@ - Linea B2 – Scuole aperte

    10-02-2017
    iscol@

    Sardegna Ricerche ha pubblicato l’elenco dei laboratori didattici ammessi dell’avviso "Laboratori extracurriculari didattici tecnologici. Progetto Tutti a Iscol@ -  Linea B2 – Scuole aperte”

    I laboratori sono finalizzati a migliorare la qualità dell’offerta formativa e valorizzare il ruolo sociale della scuola, attraverso forme di apertura al territorio da parte delle Istituzioni scolastiche, per ampliare l’offerta formativa attraverso azioni extracurricolari centrate sulla metodologia della didattica laboratoriale, prevedendo inoltre la realizzazione di prodotti digitali multimediali, siti web, blog, narrazioni digitali.

    Primaidea srl sarà inserita nel catalogo rivolto alle scuole con i seguenti laboratori:

    -       In città con il 3D (C3D): il laboratorio, rivolto alle scuole secondarie di primo grado, ha l’obiettivo di favorire l’apertura al territorio delle Istituzioni scolastiche per ampliare l’offerta formativa, attraverso la realizzazione di prodotti che riproducano il proprio quartiere o paese mediante la realtà aumentata, la modellazione e la stampa 3D. Attraverso il laboratorio gli studenti potranno sviluppare competenze legate al tema della Realtà Aumentata e all’utilizzo dei Tags e/o mappe con punti di interesse geografico (GIS).

    -       A spasso per la città con le nuove tecnologie (DIGITCITY): il laboratorio, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, ha l’obiettivo di sviluppare negli studenti una serie di competenze legate al tema della città digitale e del video making nell’ambito della creatività urbana. La città digitale che prenderà forma attraverso il laboratorio prevedrà’ l’utilizzo di piattaforme tecnologiche che usano gli strumenti dell’ICT in modo da poter elaborare una grandissima quantità di informazioni e di dati condivisibili e fruibili da tutti. Il risultato finale sarà la realizzazione di un video con contenuti anche in inglese.



  • Tutti a Iscol@ - Scuole aperte, i laboratori didattici ammessi

    01-02-2017
    iscol@

    L’Assessorato regionale della Pubblica istruzione ha pubblicato l’elenco dei laboratori didattici ammessi dell’avviso "Tutti a Iscol@" – Scuole aperte linea B1.
    L’obiettivo è quello di promuovere un insegnamento innovativo come strumento capace di rafforzare i processi di apprendimento nonché accrescere le opportunità di sviluppo di competenze specifiche.
    I laboratori didattici sono strumenti che migliorano la qualità dell’offerta formativa e valorizzano il ruolo sociale della scuola, attraverso l’apertura delle istituzioni scolastiche al sistema territoriale produttivo e formativo.

    Primaidea srl sarà inserita nel catalogo rivolto alle scuole con i seguenti laboratori:

    -          Georeferenziazione e scoperta del territorio (Geo-Scoperta): il laboratorio, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, intende sviluppare negli studenti una serie di competenze legate al tema della georeferenziazione e alla creazione di itinerari turistici, oltre ad imparare a lavorare in gruppo e condividere scelte e obiettivi comuni e sviluppare l’attitudine al problem solving. Il risultato finale sarà la realizzazione di itinerari turistici georeferenziati e arricchiti con immagini, video e interviste.

    -          Progettando (4project): il laboratorio, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, persegue l’obiettivo di guidare i ragazzi a imparare a promuovere le proprie idee e la capacità manageriale, organizzativa e di gestione del tempo. I ragazzi partendo dall’idea per pervenire al progetto avranno modo di sviluppare le loro capacità di problem solving, oltre a stimolare le loro capacità imprenditoriali. Al termine del percorso i ragazzi saranno consapevoli delle proprie potenzialità e capacità imprenditoriali, analizzando la propria idea imprenditoriale e la sua fattibilità.



  • Convegno - Immigrazione e sviluppo economico nella Sardegna Contemporanea

    22-09-2016
    acli

    Giovedì 29 settembre, in via Crispi n.12  ore 18.00, si terrà il convegno dal titolo "Immigrazione e sviluppo economico nella Sardegna contemporanea" organizzato da ACLI Cagliari (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) e dall'associazione curlurale Tiria Noa, con il contributo della Fondazione di Sardegna.

    Durante l'incontro sono previsti i seguenti interventi:

    - Pierpaolo Pisanu, Associazione Tiria Noa

    - Mauro Carta, Acli Provinciale Cagliari

    - Raimondo Schiavone, Centro Italo Arabo-Assadakah

    - Mohammed Koukrad, Mediatore Culturale

     

    Per informazioni e iscrizioni:

    Segreteria Acli Tel 07043039

    mail acliprovincialicagliari@gmail.com

     



  • Novità editoriali: “Verso il Social Impact Investing. Inclusione sociale: l’esperienza della Sardegna”

    14-09-2016
    libro

    Pubblicato il volume a cura di Raimondo Schiavone, e con prefazione di Romano Benini, che approfondisce il tema del social impact investing con un focus sull’esperienza della Sardegna. Il libro, diviso in cinque parti, raccoglie il contributo di numerosi attori che, a diverso livello, a partire da quello istituzionale, sono stati protagonisti di importanti esperienze realizzate in Sardegna e, pertanto, vuole insegnare il punto di arrivo di un’esperienza virtuosa di una regione che ha saputo, attraverso l’utilizzo corretto delle risorse comunitarie, attivare processi di spesa finalizzati a favorire categorie socialmente deboli. Particolarmente significativo è il contributo degli operatori (educatori, tutor e facilitatori) che, attraverso i progetti, hanno rafforzato la loro crescita, anche sotto il profilo umano, creando la consapevolezza per cui dal disagio è possibile uscire se l’accompagnamento nelle azioni di aiuto è seguito con professionalità.

    Il lavoro rappresenta senza dubbio uno dei più interessanti strumenti di inclusione sociale per evitare, in via prioritaria, che fenomeni temporanei e non nella vita delle persone, evolvano in rischi di marginalità sociale. Il volume, partendo dall’esperienza della Regione Autonoma della Sardegna, con un’analisi approfondita dei progetti messi in campo a cavallo tra la vecchia e la nuova programmazione dei fondi europei, rivolge il proprio sguardo ai profondi cambiamenti in atto in questo settore, sia a livello regionale. Il cambiamento è in atto ma affinché queste politiche abbiano successo è necessario mettere in campo buone pratiche supportate da investimenti chiari e coerenza nelle riforme.  In questo senso, le politiche di Social Impact Investing vanno guardate con estremo interesse, perché da un lato rendono più efficace la spesa pubblica e, dall’altro, aumentano il senso di responsabilità di tutti gli autori che operano nel welfare.

    Tra gli interventi si segnalano, tra gli altri, quelli di Eugenio Annichiarico (Autorità di gestione del POR –FSE Sardegna) , Giovanni Nicola Pes (Vice Segretario Generale Ente Nazionale per il Microcredito), Massimo Temussi (Direttore ASPAL)  e Luca Galassi (Direttore del Servizio di supporto all’Autorità di Gestione del POR-FSE Sardegna.

    (Arkadia Editore, 14 euro)



  • Denuncia: Chi “Lav...Ora” non vede un euro - L'Unione Sarda - 5-06-2016

    06-06-2016
    lavora

    L'Unione Sarda - Dal fondo per il reinserimento sociale erogazioni lentissime. E le società vanno in crisi

    I soldi ci sono, il lavoro è stato svolto e la rendicontazione presentata. Ma i pagamenti no, quelli non arrivano. 
    Denunciano clamorosi ritardi le società e associazioni che hanno partecipato ai bandi “Lav...Ora” gestiti dall'assessorato regionale alle Politiche sociali: oltre 8 milioni di euro destinati nel 2013 a progetti di reinserimento di persone disagiate, proposti e portati avanti - dopo valutazioni e ammissioni - da soggetti pubblici e privati. Piani che servivano per formare e, se andava bene, destinare al mercato del lavoro disabili, ex detenuti, donne vittime di maltrattamenti. Tutti costretti a vivere ai margini. 
    «Ma da mesi aspettiamo l'erogazione dei fondi che ci spettano. Dalla Regione o non arrivano risposte o sono evasive. E molti di noi stanno finendo gambe all'aria, soprattutto chi ha dato garanzie finanziari personali»: Mondino Schiavone con la sua Primaidea Srl ha portato avanti 250 progetti, per un valore di quasi 4 milioni. «Aspetto ancora mezzo milione di euro. Ho fatto mandare una sfilza di lettere dagli avvocati e, solo così, ho ottenuto qualcosa, ma non è nemmeno un decimo di quello che mi devono. Una gestione scellerata». E quello di Schiavone non è un parere isolato. Altri partecipanti hanno scritto numerose lettere. Le lamentele sono identiche: i fondi dovuti non vengono erogati. 
    «In questa situazione di stallo, di assenza totale di supporto da parte degli uffici competenti la sensazione è quella di essere stati lasciati soli, di essere percepiti non come collaboratori della pubblica amministrazione ma piuttosto come corpi estranei colpevoli di non essere abbastanza solidi economicamente»: così scriveva in una lettera alla Regione Melinda Vargiu, amministratrice di una coop, alla fine del 2015. Intanto è cambiato qualcosa? «Purtroppo no. Non mi hanno mai risposto», dice adesso amareggiata. 
    Una spiegazione delle lungaggini che stanno spezzando le gambe a molte imprese viene fornita dagli uffici dell'assessorato. Lo stallo degli ultimi mesi, dicono, è dovuto alle lungaggini dell'approvazione della Finanziaria regionale: con il bilancio armonizzato si possono spendere solo i soldi che sono davvero in cassa, quindi fino al via libera alla legge di bilancio non era stato possibile dare l'ok alla distribuzione dei fondi. Inoltre, è l'ulteriore spiegazione, tutte le rendicontazioni dei progetti sono state vagliate da una società esterna, la Izi Spa di Roma, che sta dando i via libera. Tanto che, è la conclusione, molti pagamenti sono stati effettuati di recente. Inoltre molte società non avrebbero ancora inviato tutti i documenti. Insomma: procedura lunga e farraginosa. 
    «Ma sono solo scuse», attacca ancora Schiavone, «la certificazione esterna vale solo per l'ultima tranche dei fondi dovuti. Qui parliamo di ritardi anche di otto mesi sui soldi della precedente». Funzionava così: nel 2013 la regione aveva annunciato il bando. Titolo del comunicato era “Avviso Lav…Ora: 8.500.000 euro per i progetti di inclusione sociale”. Chi presentava progetti, poi dichiarati ammissibili, aspettava il 60 per cento del finanziamento dopo la stipula della convenzione e la presentazione della fideiussione, il 30 per cento dopo aver dimostrato di aver speso buona parte dell'acconto e l'ultimo 10 per cento a seguito della dimostrazione della spesa totale. 
    Le lamentele sono tutte sul secondo blocco anche se, è l'accusa, pure sull'ultimo si accumulano i ritardi. Che erano stati denunciati anche l'anno scorso, il 15 maggio, con un'interrogazione presentata dal Pd Piero Comandini: già allora il meccanismo di pagamento - garantito dal Fondo sociale europeo - si era inceppato: si parlava di «progetti a rischio prosecuzione» e si chiedeva che l'assessorato erogasse «con urgenza i pagamenti». Sembra cambiato poco. 
    «Abbiamo già pronte le richieste di risarcimento danni», conclude Schiavone. Uscito allo scoperto, più di altri che non stanno pagando gli stipendi ai dipendenti, «mentre alcuni, strano, hanno già ricevuto tutto». 
    Enrico Fresu



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